ESCURSIONI da: Taormina, Giardini-naxos, Letojanni
Taormina
Taormina, ... adagiata sull’altura del Monte Tauro, in un turbinio fantasmagorico di luci e colori; case ed alberghi nel verde, incastonati nella roccia, quasi un tutt’uno; cale e spiagge incantevoli, golfi e promontori in un mare azzurro e trasparente dalle mille iridescenze; Mazzarò, Schisò, Baia Delle Sirene, Capo Taormina, Isola Bella; su tutto l’imponente scenario dell’Etna, fondale naturale tra i più maestosi e suggestivi al mondo. Parlare di Taormina come la “perla” più rara e preziosa dello Jonio può sembrare scontato o retorico, solo che, per molti aspetti, la realtà supera l’immaginifico; non a caso i più famosi viaggiatori del “Grand Tour” di fine Ottocento ne cantarono le straordinarie bellezze, consacrandola “capitale” del turismo siciliano e stazione di soggiorno privilegiata tra le più celebri del mondo, imponendole quel carisma cosmopolita che ha consentito e consente ad ogni visitatore di vivere Taormina intensamente, in un avvincente susseguirsi di emozioni e vissuti indimenticabili, all’insegna dell’ospitalità più calda dalle radici antiche, in grado di soddisfare appieno ogni esigenza.
Alberghi rinomati da oltre mezzo secolo ospitano l’high society: Roger Peyrefitte, Truman Capote, Tennessee Williams, Lawrence Olivier e scrittori, poeti, musicisti, attori, stilisti…. In questa Taormina, oasi prediletta da milioni di turisti, ognuno vive nella doppia veste di spettatore e di protagonista.
Chiese, palazzi, fontane, antiche mura narrano una storia millenaria e gloriosa. Tauro-Moenia, la città sul Monte Tauro, difesa da mura possenti, con la sua Acropoli, e, da estrema difesa, la Rocca di Mola.
Qui Andromaco, intorno al 400 a.C. raccolse i profughi di Naxos gloriosa, umiliata e vinta dall’igordigia espansionistica di Dionigi, tiranno di Siracusa. E poi Romani, Barbari, Saraceni, Bizantini, Signorie e Baronie…Medio Evo, Rinascimento e Barocco, una storia millenaria da leggere in ogni bifora, in ogni lesena, in ogni arco, in ogni bugnato.
Taormina, un luogo che ammalia e rapisce. Verde e fiori ovunque in ogni stagione dell’anno. Viali ombrosi, stradine e scalinate silenziose, variamente colorate e ravvivate dalle numerosissime botteghe artigiane. Pittoreschi angoli e piazzette dove sostare a gustare un “drink” o un buon gelato…Ampie terrazze panoramiche; Corso Umberto, il salotto buono, dalle vetrine lussuose e raffinate: orafi, boutique….bar, pizzerie, ristoranti e locali notturni dove il ricordo della storia passata si fonde ai comfort del turista sempre più esigente.
Taormina, un mondo straordinario da vivere, giorno e notte, attimo per attimo. Clima mite, mare e monti, cultura, arte, spettacolo, folklore.
Fondata ventisette secoli fa da un manipolo di Calcidesi guidati dall’audace Teoclide, Naxos fu il primo faro della civiltà ellenica, al centro della costa orientale della Sicilia. Agli insediamenti preesistenti fin dal neolitico, i colonizzatori sovrapposero una intensa urbanizzazione che si estese alla intera penisola di Schisò e oltre, secondo un regolare e rigido schema modulare, come testimonia l’ampio parco archeologico. L’odierna Giardini Naxos si estende su un ampio territorio tra il pianoro, ricco di fragranti agrumeti ed allietato dalle argentee acque dell’Alcantara, i colli verdeggianti fittamente coltivati e le nere rocce, in armonico contrasto con l’azzurro intenso del mare che riverbera ai caldi raggi del sole. L’ampia spiaggia dalla sabbia finissima e dai bassi, trasparenti fondali. Oltre che per l’affascinante bellezza dei luoghi, Giardini Naxos “porta della storia” si é da tempo imposta come uno dei centri turistici più importanti della Sicilia, per l’imponente capacità ricettiva tra le più moderne ed attrezzate. Numerose le strutture: stabilimenti balneari, impianti sportivi, ritrovi, suggestive botteghe artigiane, negozi eleganti, numerosi ristoranti e trattorie tipiche, dove gustare le specialità più rinomate della cucina siciliana.
Monumenti e Chiese
Naxos antica parco archeologico: pianta della città con tracciato viario e mura di recinzione V sec. a. C. Si estende su una piattaforma lavica della penisoletta di Schisò tra il torrente Santa Venera a Sud-Est e la baia a Nord-Est. Presenta i resti di una vasta area sacra, probabilmente eretta in onore di Afrodite. Gli scavi hanno portato alla luce l’impianto di un Tempio risalente al V sec. A.C., tombe di età del bronzo che testimoniano l’esistenza di insediamenti antecedenti l’arrivo dei coloni Greci.
Necropoli settentrionale: VIII-VI sec. a. C.
Necropoli Ovest: V sec. a. C. con tombe a “cappuccina”.
Museo archeologico.
Simulacro della Vergine Raccomandata: artistica scultura in legno di stile neoclassico, opera di Felice Bottiglieri. Chiesa Maria SS. Raccomandata edificata nei primi anni del sec. XVIII e ripresa successivamente, conserva la volta a botte ed una fonte battesimale del 1703.
Castello di Schisò di origine medioevale, rimaneggiato nel cinquecento.
Chiesetta di S. Pantaleo (resti) di epoca normanna, successivamente incorporata al Castello.
La Torre di Vignazza, postazione difensiva di epoca medioevale.
Tradizioni
Festa della Patrona Maria SS. Della Raccomandata (9 sett.). Giorno 7 il simulacro della Vergine dalla sua nicchia presso la Chiesa Madre “scende”, scivolando su due binari lignei, al trono dorato. L’8 la Vergine “Raccomandata” percorre in processione le vie cittadine mentre “pellegrini” devoti vengono dai paesi limitrofi. il 9 sett., dopo la festa, la Mamma Celeste torna nella sua sede abituale.
Festa del Copatrono “S. Pancrazio Vescovo” (9 luglio). Rievocazione storica dello “sbarco” di S. Pancrazio e “processione a mare”. I pescatori solcano il mare con le loro barche, portando in processione il simulacro del Vescovo Santo.
Festa di San Giovanni presso la parrocchia S. Maria Immacolata (24 giugno). La processione si snoda per le vie del territorio parrocchiale tra la devozione dei fedeli che intonano canti dialettali.
Letojanni
“La prua della barca taglia in due il mare ma il mare si riunisce e rimane sempre uguale e tra un greco, un normanno, un bizantino io son rimasto comunque siciliano”. Lucio Dalla
Letojanni; fino a tutto il settecento l’abitato era costituito da umili case di pescatori. Cessata la minaccia dei Mori che fino all’800 infestarono il Mediterraneo, la vita si spostò sul mare, ed i centri costieri assorbirono la popolazione dell’entroterra. Con l’apertura della strada provinciale e della ferrovia Letojanni si sviluppò rapidamente, accogliendo gli abitanti delle vicine zone collinari. Molte famiglie elessero Letojanni a loro dimora: i Melita, i Tornatore, i Carpita. Dell’antico Borgo sopravvivono alcuni palazzi, testimonianze importanti dell’epoca ottocentesca. Il borgo conquista dignità comunale già nel 1879 allorchè una animata seduta del Consiglio deliberò il trasferimento del Municipio alla marina. Nel 1952 la Regione Sicilia sancì l’autonomia di Letojanni. Letojanni è un paese moderno dalle radici antiche. Posto nel cuore della riviera orientale della Sicilia, a brevissima distanza da Taormina, si distende su un ampio golfo esposto al sole, alle pendici dei Peloritani, tra due smeraldi: i limoneti a monte e le limpide acque dello Jonio di fronte. L’economia del paese, fondata sull’agricoltura e sulla pesca, ha subito una rapida e definitiva trasformazione e in pochi decenni è stata sostituita dall’industria delle vacanze. L’originario Borgo di pescatori si è sviluppato con volontà ed intelligenza, mantenendo al tempo stesso le sue peculiarità: un ambiente semplice, sano, genuino che suscita immediata familiarità e simpatia. Ampia la capacità ricettiva in grado di soddisfare le esigenze di un’utenza a vasto raggio.
Monumenti e Chiese
Chiesa di S. Giuseppe (XX sec.) in P.zza Durante
Monumento bronzeo a Francesco Durante medico e scienziato di fama internazionale.
Villa Hauser (C.da Silemi), con splendido giardino e “gazebo”; negli anni ’60 e ’70 vi soggiornò la divina Greta Garbo ospite segreta di Hauser.
Tradizioni